ARANCINI

by RitaCameira
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L’arancino è una specialità siciliana. Si tratta di una sorta di crocchetta di riso allo zafferano panata e fritta ripiena con ragù, piselli e caciocavallo. Questo è il ripieno più comune degli arancini, ma ce ne sono altri e al loro interno si possono trovare pezzettini di prosciutto cotto e mozzarella, ad esempio.

Nella parte orientale della Sicilia è conosciuto come “arancinu” (arancino in dialetto siciliano), ha una forma conica e i suoi abitanti credono che sia il nome al maschile che la loro forma hanno come obbiettivo quello di ricordare l’Etna.

Già nella parte occidentale dell’isola è chiamato “arancina” (nella Sicilia è solito dire al femminile il nome dei frutti), la sua forma è più rotonda e dicono che il suo nome riporta alla somiglianza, tanto nel colore quanto nella forma, all’arancia, frutto simbolo della Sicilia.

Ma non solo il nome e la forma degli arancini sono argomento di discussione: anche la città d’origine è motivo di disputa. Quasi tutte le principali città siciliane rivendicano la paternità e nessuno sa per certo dire quando è stato inventato.

Alcuni dicono che è una ricetta popolare nata per sfruttare gli avanzi di cibo.

Altri dicono sia comparso nell’isola durante il dominio arabo, tesi basata sul fatto che il riso allo zafferano, mangiato sul palmo della mano e condito con carni, verdure e erbe è  di tradizione araba, così come nominare le pietanze di forma rotonda con i nomi dei frutti.

Però il fatto di essere panati e fritti, collega gli arancini alla corte di Federico II di Svevia. In effetti in quell’epoca si preparavano così gli alimenti per far si che si conservassero e potessero essere comodamente consumati nei lunghi viaggi e battute di caccia.

Effettivamente questa delizia si presta ad essere consumata per strada essendo lo “street-food siciliano per eccellenza. Oggigiorno sono venduti in tutti i bar, panetterie e rosticcerie dell’isola. Si mangiano mentre si cammina ma sono anche un ottimo antipasto.

Il primo registro scritto dell’arancino si riferisce ad “una vivanda dolce di riso fatta alla forma della melarancia” il che può indicare che inizialmente fosse una pietanza dolce per diventare salata solo in seguito.

ARANCINI

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Serves: 12 unità
Nutrition facts: 200 calories 20 grams fat
Rating: 5.0/5
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ingredientes | ingredienti

  • 350 gr di riso vialone nano
  • 160 gr d carne macinata mista
  • 60 gr di caciocavallo grattugiato
  • 60 ml di vino rosso
  • 60 gr di concentrato di pomodoro
  • 60 gr di piselli
  • 1/2 cipolla piccola
  • 13 gr di zafferano
  • olio evo
  • sale grosso
  • noce moscata
  • caciocavallo
  • 2 uova
  • pangrattato
  • olio di semi per friggere

preparação | preparazione

1. Preparare il riso allo zafferano:

1.1. Cuocere il riso in 800 ml di acqua salata. Ci sarà bisogno di circa 15 minuti dopo che l'acqua prende bollore.

Tutta l'acqua dev'essere completamente assorbita durante la cottura ed il riso non  dev'essere scolato per far si che mantenga tutti gli amidi.

1.2. Quando il riso sarà cotto al dente, aggiungere lo zafferano e il formaggio grattugiato e amalgamare bene.

1.3. Distribuire bene il riso su una teglia per raffreddarsi. Coprire con una pellicola trasparente a contatto per far si che la superficie del riso non si secchi.

2. Fare il ragù:

2.1. In un giro d'olio evo imbiondire la cipolla ben tritata.

2.2. Aggiungere la carne e farla tostare. Condire con sale e noce moscata a piacere.

2.3. Sfumare con il vino rosso e far evaporare tutta la parte alcoolica a fuoco vivo.

2.4. Aggiungere il concentrato di pomodoro, amalgamare bene e far cuocere a fuoco blandissimo, coperto, per circa un'ora e mezza, mescolando ogni tanto.

2.5. Aggiungere i piselli, aggiustare i condimenti e far cuocere coperto per circa 30 minuti, mescolando ogni tanto.

2.6. Far freddare.

3. Tagliare il caciocavallo a cubetti piccoli.

4. Formare gli arancini:

4.1. Collocare nel palmo della mano un cucchiaio ben pieno di riso e, con le dita inumidite, aprire un buco in mezzo.

4.2. Mettere al centro un cucchiaino di ragù e 3 cubetti di caciocavallo.

4.3. Coprire con un altro cucchiaio di riso e, con la mano sempre inumidita, sigillare tutto il ripieno con il riso e modellarlo con una forma conica.

5. Passare gli arancini uno ad un, nelle uova sbattute e poi nel pangrattato.

6. Friggere 3 arancini alla volta in olio di semi ben caldo.

7. Scolare su carta assorbente quando saranno ben dorati.

nota final | nota finale

Friggere gli arancini su una pentola alta per far si che siano ben immersi nell'olio.

SUGGERIMENTI

1. Per verificare che l’olio di semi sia alla temperatura ideale per friggere, immergere uno stuzzicadenti: se questo si riempie di bolle, l’olio è pronto.

2. Provare a riempire gli arancini con cotto e mozzarella.

3. Sostituire l’uovo con una pastella fluida per panare.

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