Se seguite Sal&Saudade, vi sarete accorti che in Portogallo si mangia molto riso. Di solito lì si consuma almeno una porzione di riso al giorno. I portoghesi sono addirittura conosciuti come i “cinesi d’europa”!
Questa è la versione dolce della pizza di Pasqua e come la sua “sorella” salata è fatta con molte uova e si prepara per la colazione di Pasqua in Umbria e nel Centro Italia.
Chi conosce un po’ della cucina tradizionale portoghese, in particolare della pasticcieria nazionale, già avrà capito che gran parte dei dolci hanno moooooooolto zucchero e tuorli. Questo perché la maggioranza sono dolci conventuali.
La pasticcieria conventuale ha origine, in Portogallo, nel XV secolo. In quell’epoca lo zucchero, materia prima che inizia ad essere molto usata dopo la colonizzazione dell’isola de Madeira dove c’erano piantagioni di canna da zucchero, era offerto come dono della Corona ai conventi, monasteri e istituzioni di carità.
L’abbondanza dei tuorli delle uova invece si deve al fatto che questi avanzavano in grande quantità alle suore che utilizzavano gli albumi per stirare. Le religiose cosi hanno iniziato a prepararci i dolci, poiché i tuorli una volta cotti si conservavano più a lungo.
La pasta al forno o lasagna è un piatto icona dell’Italia, una delle ricette più classiche della cucina di questo paese. La versione più conosciuta in Portogallo è la lasagna alla bolognese (con ragù), ma si può fare di diversi ingredienti come i carciofi, ad esempio.
Qui in Italia si festeggia la Giornata Internazionale delle Donne offrendo un ramo di mimosa.
Questi fiori gialli e allegri, che annunciano la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, trasmettono vitalità e sono simbolo di forza e femminilità. Sono capaci di fiorire in terreni difficile e aridi, associandosi alla storia femminile di resilienza. La capacità delle donne di rialzarsi e rinnovarsi, di lottare per i propri diritti e per la uguaglianza di genere. Al genere femminile che, come questi fiori, nasconde una grande resistenza dietro un aspetto fragile e delicato.
Fu Teresa Mattei, politica parlamentare comunista e combattente per le cause politiche e sociali riguardanti i diritti delle donne e dei bambini, che ebbe l’idea nel 1946, insieme a Rita Montagna dell’U.D.I. (Unione Donne in Italia), di proporre le mimose come fiore simbolo dell’otto Marzo poiché fioriscono spontaneamente in questo periodo e per questo sono popolari, economici e alla portata di tutti.
Nacque dopo invece la “Torta Mimosa“, una torta italiana, di origine incerta, che divenne famosa nel 1962. In questo anno lo chef A. Renzi partecipò al concorso di pasticceria a Sanremo, città dei fiori, presentandosi con questa torta delicata ed elegante che assomiglia molto ad una mimosa. Da quel giorno ad oggi questo dolce è simbolo di questa giornata che omaggia le donne.
Ho preparato questa torta per celebrare questo giorno insieme a tutte le donne della mia vita: amiche, figlie, suocera, nonna-suocera, cognate, zie, cugine, nonne e mamma… anche se non le ho tutte qui con me, le porto sempre con me e tutte, senza eccezioni, fanno di me la donna che sono oggi.