La ricetta di oggi, strangozzi al tartufo, non poteva essere più Umbra!
In Umbria ci sono delle condizioni ottimali per trovare tartufi, specialmente a Norcia, città vicina a Foligno.
Di solito si trovano d’inverno e in particolare tra Dicembre e Gennaio.
Come potete immaginare, qui in Umbria esiste una grande cultura e tradizione nella preparazione e consumazione di tartufi neri. Si usano per fare paté per bruschette, per fare delle strapazzate, per condire la pasta, per impreziosire un secondo di carne, insomma, per un’infinita quantità di ricette!
Gli strangozzi (o stringozzi, strengozzi, strongozzi) sono un tipo di pasta fresca fatta soltanto con farina ed acqua, tipica della zona di Foligno, città dove abito. Sono una sorta di spaghetti alla chitarra ma non prevedono l’uovo e la loro sezione è rettangolare e non quadrata. La sua forma ricorda i lacci di cuoio delle scarpe e si dice che il suo nome venga proprio da questa somiglianza.
Questa pasta, perché è un po’ più spessa della tradizionale pasta fresca all’uovo, è perfetta per condirla con il tartufo. Il risultato è un piatto semplice, con pochissimi ingredienti, ma con un sapore ed aroma incredibili.
Questo primo piatto è così buono che, dice la leggenda, ha salvato le terre di Foligno e Spoleto dal saccheggio di Federico Barbarossa. Si racconta che l’imperatore si sia fermato al castello di Pissignano e che lì gli abbiano servito gli strangozzi al tartufo: l’imperatore apprezzò cosi tanto questo piatto che decise di “risparmiare” queste terre!
ingredientes | ingredienti
- 200 gr di farina 0
- 140 gr di farina di semola di grano duro
- 170 gr di acqua
- 90 gr di tartufi neri invernali
- 2 denti di aglio
- olio extravergine di oliva
- sale
preparação | preparazione
1. Iniziare facendo gli strangozzi:
1.1. Mescolare le farine setacciate ed in seguito fare una fontanella sulla spianatoia.
1.2. Aggiungere l'acqua un po' alla volta e lavorare l'impasto fino a formare una palla omogenea.
1.3. Coprire con uno strofinaccio e far riposare almeno 15 minuti.
1.4. Stendere la pasta con 2 mm di spessore, tutta intera. Infarinare la sfoglia e arrotolarla su se stessa, formando un rotolo lungo. Tagliare questo rotolo a fette larghe 3 o 4 mm e srotolare la pasta, aiutandosi con la farina ma non troppa, per formare gli strangozzi.
1.5. Cuocere la pasta in acqua salata per circa 4 minuti.
2. Nel frattempo si prepara il condimento per la pasta.
2.1. Imbiondire gli spicchi d'aglio (senza la parte verde centrale) in abbondante olio evo.
2.2. Spegnere il fuoco quando gli spicchi d'aglio saranno ben dorati e far freddare quasi completante l'olio.
2.3. Levare gli spicchi d'aglio e grattugiare i tartufi (tenendone da parte un po' per l'impiantamento). Lasciare ad insaporire.
3. Scolare la pasta cotta e aggiungerla al condimento.
4. Amalgamare bene e servire.
nota final | nota finale
Già sul piatto, grattugiare un po' di tartufo fresco.
SUGGERIMENTI
1. Pulire i tartufi soltanto prima di cucinarli e fino ad allora conservarli in frigorifero dentro un barattolo di vetro ben chiuso (altrimenti impuzzolisce tutti gli altri alimenti presenti nel frigo, soprattutto il latte) con un po’ di carta da cucina sul fondo.
2. Come pulire i tartufi: metterli un po’ a bagno in acqua fredda per ammorbidire la terra. Dopodiché strofinare il tartufo con uno spazzolino a setole morbide per levare tutta la terra, sciacquando ogni tanto sia lo spazzolino che il tartufo. Asciugare, tamponando, con un po’ di carta da cucina o un strofinaccio.
3. Il sugo si conserva due o tre giorni in frigorifero, sempre dentro un barattolo di vetro ben chiuso.